La bellezza fa bene alla salute, se intendiamo la bellezza nella sua accezione più ampia, ovvero includendovi tutte quelle pratiche volte a farci sentire meglio.
Ciò vale ancora di più in quei momenti della vita in cui ci troviamo a combattere con una malattia, qualsiasi essa sia.
In queste circostanze, così delicate, tendiamo a focalizzarci (giustamente!) sulla guarigione, ma spesso ci dimentichiamo che questa si raggiunge anche attraverso vie “secondarie”; una di queste è costituita proprio dall’attenzione a sé stessi, anche dal punto di vista estetico, dalla consapevolezza di ciò che può migliorare la nostra qualità di vita.
Convinta più che mai che bellezza sia soprattutto sinonimo di sentirsi bene con sé stessi, Eleonora Braidot, estetista titolare di Gaia Mater a Gorizia, ha deciso mesi fa di intraprendere un nuovo percorso formativo in “Benessere, make up e inestetismi da terapia” promosso dall’Associazione Professionale di Estetica Oncologica APEO.
Si tratta di un corso di secondo livello europeo certificato da Cepas (ente certificatore delle nuove professioni senza albo) che si svolge alla Fondazione Ca’ Granda Policlinico di Milano con un corpo docente autorevole composto da medici dermatologi, oncologi specialisti e fisioterapisti dell’IEO (Istituto Europeo di Oncologia), struttura fondata dal Professor Umberto Veronesi.
“Ho deciso di affrontare questa sfida perché ritengo che la formazione continua dell’estetista sia fondamentale per garantire un servizio competente e di qualità alla clientela. Troppo spesso nel mio lavoro ho sentito pronunciare frasi come… “il malato oncologico non si tocca, è meglio non massaggiarlo…”. Si tratta di un no precauzionale, detto in buona fede, ma sinceramente questo approccio di chiusura non mi convinceva… Mi sono detta, perché non cominciare a dire di sì, dopo ovviamente un’adeguata formazione specialistica”?
Così Eleonora si è rimessa sui libri e, dopo 120 ore di lezione e ben di più di studio matto e disperatissimo, ha ottenuto la sua tanto agognata certificazione, unica in tutta la provincia di Gorizia.
“Nelle 120 ore di corso a Milano abbiamo affrontato diversi temi: la differenza tra cellula sana e malata, tra i diversi tipi di tumori, l’azione dei principi attivi contenuti nei farmaci e i loro effetti collaterali; solo conoscendo il tipo di terapia a cui una persona viene sottoposta è possibile agire con cognizione di causa, sia dal punto di vista dei trattamenti scelti che dei prodotti utilizzati”.
Con questo corso, infatti, si acquisisce la competenza per affrontare dal punto di vista estetico le problematiche derivanti dai cicli di cure oncologiche. Grazie a protocolli innovativi, l’estetista APEO protegge la cute dalle tossicità, risolve inestetismi e lenisce le irritazioni causate dalle terapie. L’obiettivo principale, in primo luogo, è quello di preparare la pelle delle persone che si devono sottoporre a cure oncologiche per poter affrontare il periodo di cure invasive con un’epidermide quanto più possibile integra e nel miglior stato possibile per riuscire a portare a termine l’intera serie di cicli necessari. In secondo luogo, di contribuire ad alleviare gli effetti collaterali che si manifestano su unghie e cute, ridurre i gonfiori causati da interventi chirurgici, effettuare epilazione, manicure e pedicure appropriati, oltre che eseguire un trucco correttivo.
“Ciò che ho avuto modo di appurare è che la collaborazione fra professioni del benessere e sanitarie è sempre più importante, che al centro di tutto ci deve essere sempre la persona e le sue esigenze, soprattutto psicologiche, che il ruolo dell’estetista è destinato ad evolvere. Ad esempio, l’estetista specializzata in questo percorso svolge anche un ruolo importante nell’aspetto sociale cercando di contribuire ad un miglioramento nella qualità di vita della cliente già pesantemente provata dal punto di vista clinico”.

Quando ci si espone al sole è fondamentale applicare sulla pelle una crema protettiva, che ci protegga dalle scottature, dai danni permanenti alla pelle, dall’eritema solare, dall’invecchiamento cutaneo e ci aiuti nella prevenzione dei tumori alla pelle.
Sfatiamo subito un mito, ovvero che solo le pelli chiare abbiano bisogno di protezione: la crema solare è fondamentale anche per chi ha la carnagione o la pelle scura!
Per scegliere la migliore protezione solare è fondamentale conoscere il proprio fototipo, una classificazione basata sulla quantità e la qualità della melanina presente nella nostra pelle.
Il fototipo indica la reazione della pelle all’esposizione dei raggi UV ed il tipo di abbronzatura che si può ottenere con essa e ne esistono sei tipi.

Le creme solari vanno scelte in base al fattore di protezione, cioè all’SPF (Solar Protection Factor), che indica il grado di protezione dai raggi UV durante l’esposizione al sole; esso è espresso con una numerazione sulle confezioni: più il numero è alto, più la protezione solare è maggiore.
E’ molto importante scegliere delle protezioni solari che filtrino sia i raggi UVA che UVB, in quanto recenti studi hanno provato che sono proprio i raggi UVA i più pericolosi.
Nel rispetto delle Direttive UE, i produttori di solari sono tenuti ad indicare in modo chiaro e preciso sulla confezione di ogni prodotto il grado di protezione offerta dai raggi UVA e UVB (bassa, alta o media) e il relativo SPF, per consentire un acquisto consapevole da parte dei consumatori.
Ma non solo, deve essere indicata anche la frequenza dell’applicazione e la quantità minima da applicare per garantire un giusto livello di protezione della pelle. Quando ci si espone al sole per un lungo periodo è necessario applicare la protezione solare sulla pelle più volte durante la giornata, specialmente dopo aver fatto un bagno o semplicemente aver sudato.
Esistono altri fattori da tenere in considerazione: l’orario in cui si espone (sempre e comunque da evitare l’orario che va dalle 12 alle 15), il luogo di esposizione (mare o montagna? Più il sole è alto all’orizzonte e perpendicolare rispetto alla terra, più i saranno forti i raggi UV), la radiazione riflessa (acqua e neve moltiplicano l’effetto dei raggi UV sulla nostra pelle), la data di scadenza delle creme (se sono scadute perdono completamente di efficacia).
E attenzione alla pelle dei bambini: è consigliabile utilizzare una protezione SPF 50+, specialmente per i più piccoli che hanno la pelle più delicata degli adulti.
Da Gaia Mater potete trovare i solari Bema, azienda cosmetica che da più di quaranta anni produce cosmetici naturali funzionali e d'avanguardia bioecologici certificati per farmacie, erboristerie, istituti di bellezza, centri benessere e profumerie.
