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Cosmetici naturali e biologici: le differenze

Partiamo dalla definizione di "cosmetico": con riferimento alla normativa vigente per cosmetico si intende una sostanza applicabile sulla pelle sana e integra e sulle mucose accessibili (bocca, naso, genitali, occhi) privo di effetti terapeutici e innocuo nell'utilizzo appropriato e quotidiano.

Proprio perché viene a contatto con la pelle è importante sapere cosa esso contenga, soprattutto per non incorrere in sorprese potenzialmente dannose per la pelle.

I prodotti di cosmetica si dividono tra cosmetici naturali e cosmetici biologici.

I cosmetici naturali sono ottenuti da sostanze naturali, quindi sono privi di acqua e di conseguenza di conservanti che potrebbero favorire lo sviluppo di microrganismi potenzialmente dannosi. Essi non sono testati sugli animali, non possono contenere elementi derivati dal petrolio, conservanti e coloranti sintetici, siliconi, formaldeide, alcool, parabeni, ecc.

Gli ingredienti presenti nei cosmetici naturali sono quelli di origine vegetale e animale come uova, miele, latte o di origine minerale, come rame, alluminio, blu di Prussia. I tipi di lavorazioni autorizzate sui prodotti naturali sono la distillazione, l'essiccamento o la centrifugazione.

Seppur di originale naturale, ma non al 100 per cento, esistono cosmetici che contengono sia sostanze naturali sia artificiali, come emulsionanti, conservanti e stabilizzanti, seppure innocue per l'organismo.

Il segreto è quello di controllare gli ingredienti e fare attenzione che vi sia l'indicazione INCI che indica la vera qualità del cosmetico, ovvero l'assenza di ingredienti di derivazione chimica ma solo di origine vegetale.

Per cosmetici biologici si intendono i prodotti realizzati con estratti vegetali, derivanti da piante coltivate biologicamente ed escludendo qualsiasi utilizzo di elementi di sintesi o di OGM, ovvero Organismi Geneticamente Modificati, di pesticidi, coloranti artificiali, materie prime di origine animale. Le piante utilizzate devono crescere in ambiente protetto, lontane dalle sostanze nocive che servono per la coltivazione 'tradizionale'. Per la raccolta e la distillazione, inoltre, viene rispettato il ciclo delle stagioni.

Il numero di principi attivi ammessi è davvero ristretto, se si considera che sono vietate anche ben 4.500 delle 8.000 sostanze autorizzate per la produzione dei cosmetici tradizionali.

I cosmetici biologici devono possedere, obbligatoriamente, una certificazione biologica valida, senza la quale non possono essere definiti tali.

Gli enti di certificazione

In Italia i prodotti di bellezza possono essere certificati da ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale).

L'elenco completo delle aziende e dei cosmetici certificati, con relative composizioni, è consultabile sul sito ufficiale. Esiste anche una app che vi permette di controllare subito se un cosmetico ha passato il controllo ICEA.

A livello europeo, Cosmos (Cosmetics Organic Standard) è lo standard unico europeo per le certificazioni dei prodotti cosmetici naturali. E' stato fatto un grande passo avanti con l'entrata in vigore di questo disciplinare, che definisce e regolamenta il cosmetico biologico, condiviso e approvato da tutti i principali enti certificatori europei.

I principi base di Cosmos, che definiscono un cosmetico 'naturale' sono rigorosi e prevedono due livelli distinti di certificazione:

  • una per il prodotto biologico
  • una per il prodotto naturale.

Bisogna quindi imparare a riconoscere i loghi di questi enti certificativi riconosciuti nella nomenclatura europea, perché i controlli sul processo produttivo e sulle sostanze ammesse sono rigidi. 

Se invece volete verificare che non siano testati su animali, fate riferimento ai certificati LAV o Cruelty Free.